Hande Korkmaz
DI VERSI VERDI > ISTANBUL
Sono studentessa di traduzione presso l’Università del Bosforo - Dipartimento di interpretariato e scienze della traduzione, perché mi piace imparare nuove lingue e culture diverse.
Mi piacerebbe viaggiare e fare le cose a beneficio del mondo, aiutare le persone e costruire un ponte tra loro, attraverso le lingue.
Gioco a pallavolo e cerco di condurre uno stile di vita minimalista.
DI VERSI VERDI

POESIA
NON RICICLABILE
Un giorno quando stavo viaggiando all'albaPensò che io fossi l'oscuritàLa luna tolse la luce di fronte a meMi sbagliavo pensando di sapere tutte le coseI miei passi all'improvviso si aggrovigliarono con i miei piediIl raggio della rossa aurora mi investìLe mani che odoravano di spazzatura su tutto il mio corpoMi trascinarono nell'acquitrinoLa descrizione di ciò che vidi era l'infernoMolte urla strapparono i miei orecchiInflissero lacrime agli occhiMi stavano versando addosso i rifiuti plasticiChe stavano alimentando le fiammeDissi che il buco non può più essere sopraffattoIl sole non si raffredda piùIl polo non si gela piùIl mondo non si salva piùÈ tragicomicoLa natura è Madre nostra, il sole è Padre nostroUno di loro ha prodotto e l’altro ha sfamatoQuindi l’umanità è nata dopo ogni sforzoÈ diventata l’assassina di madre naturaQuanto più possiamo inquinare il nostro mondo?La continuità della stirpe che è il nostro istintoCome diventa reale quando muore l’ultimo umanoEcco l’uomo scrive la distopiaUn mondo con un girovita sottileTutta la foresta lussureggianteL'oceano è blu come se gli occhi dell’amante si riflettessero sul riverberoLe stelle e il vortice di luce per tutta la notteLe brezze dell'altopiano soffiano giù dalle montagneLa natura felice ridendo con il tuonoGli abitanti della foresta cantando le loro vite, fischiandoLa rosa chiama vivamente l'usignoloLa storia d'amore di Shakespeare nelle mani della genteE a volte bellissime poesie da leggereL’arte è un giocattolo dell’umanoSpecchio della naturaSempre bellaPiù profondaEcco l’uomo scrive l’utopiaL’umano non cambia maiAnche quando dice di essere cambiatoVuole solo cambiare sé stessoQuindi lo dimentica fino al giorno del giudizioIl ciclo continua quando arriva quel momentoI residui si accumulanoI problemi raggiungono l’apiceLentamenteCapisce che vuole cambiare sé stessoVuole tornare all’anticoDove l’animale veniva ucciso e si pregava per la sua animaDove l’orzo ci educòDove l’uomo coltivòAlla civiltà che non danneggiò nessunoMa non può cambiare, troppo poco, troppo tardi…Trovano una soluzione intelligente per i problemiDimenticano immediatamente ciò che hanno vissutoVanno avanti con noncuranza da dove sono partitiEcco l’uomo scrive la verità