Scrivo da tanto tempo per passione e ho devoluto alcune mie pubblicazioni a scopo benefico (Oncologia Vicenza)
Vivo a Pianiga con i miei due figli di 17 e 12 anni.
QUOTIDIANO
Sento i tuoi gesti
fin dentro all’anima
noiosi… ripetuti…
un macigno al cuore.
La rabbia e l’indifferenza
hanno un suono inconfondibile
come il silenzio tetro
prima di un uragano.
Sono davanti a te
nemmeno mi guardi.
Chi sono io in fondo
se non una donna.
Vedresti quei lividi
che tu hai dipinto
sul mio volto stanco.
Sono così vuota e banale.
Lo dici sempre.
La tua bocca mastica
con la stessa foga
che metti nelle tue mani.
I tuoi bocconi amari
li butti giù ogni volta
con un sorso di vino
insieme alle tue frustrazioni
avidamente
con i tuoi rimpianti.
Trascini giù
e poi calpesti
le ultime briciole rinsecchite
come la nostra vita insieme.
Il sole vuole entrare a forza
dalle tende blu cielo
quelle cucite dalla mamma
come le candide lenzuola
dal baule dei miei sogni.
Ho freddo… tanto freddo
Non posso muovermi
burattino del tuo piccolo
teatro itinerante.
Sono io lo spettatore…
Nessun applauso.
Avevo gli occhi verdi e vividi
le efelidi sul volto
ora tumefatto e spento.
Rispetta chi dona la vita.
Non ne hai il coraggio.
Pulisci le labbra dalla piega amara
ti alzi e te ne vai
ed io rimango immobile
con la cupa scenografia
di un quotidiano qualunque.
Sento i tuoi passi
Fingo di dormire
Volevo rose sul cuscino
Petali vellutati
come dolci carezze
Invece spine aguzze
su di un cuore infranto.
Prego qualcuno lassù
Proteggi l’animo mio
così fragile.
il corpo ferito brutalmente
da chi pretende
ciò che non è amore
Dio ti supplico!
Culla i miei piccoli angeli
In un sonno beato
Tra maghi e folletti
falli volare.
Il tempo si ferma…
Tu …sopra di me
come un macigno.
Ti muovi…mi possiedi.
L’alcool stordisce i tuoi sensi
ma non perdona i miei.
sul cuscino”
E intanto
amor mio”!
tra le spine del roseto
nel mio giardino incantato
la mente mi riporta bambina
e mi consola…
Io…giocosa e spensierata
con le treccine ed un quaderno
verso la scuola
pronta a cambiare il mondo.
Lacrime silenziose
lasciano il posto al nulla.
E mi addormento…
Oggi ho salva la vita.
Pian piano
mi ritrovo in cucina
c’è profumo di mele
e mi inebrio di buono.
Ho bisogno d’aria…
Le mie mani tremano
poi si quietano
guardando la luna lassù.
Sono creta nelle tue mani
Di me fai ciò che vuoi.
Mi riduci in mille pezzi
e poi mi ricomponi.
Seduta…guardo l’infinito
oltre a queste mura.
Gli occhi pesano come la vita
Il corpo martoriato e offeso.
Il mio grido d’aiuto
non riesce a volare in alto.
Mi addormento ancora
Sogno la mamma…
Mi spazzola i capelli con dolcezza…
“ Rose tra le treccine”…
“Fresche e profumate”…
“Avrai ancora tanti petali sul cuscino”
“Nasceranno dalla tua forza amor mio
Ho visto l’alba
accompagnare i miei passi
mentre percorrevo la vita…
mi inebriavo di lei
come un tenero amante…
assaporando
ogni mio respiro.
Il cinguettio
la rugiada tra le foglie
l’aria frizzante
fin dentro alle narici.
Ho camminato tanto
senza pensare a nulla
se non a me.
Me lo dovevo…
La quiete dell’animo
serve a sopravvivere.
Ho visto il tramonto
ripercorrere quei passi
con me
mano nella mano..
come due innamorati
dentro a magnifici colori.
finché la notte
mi ha avvolta
col suo manto di stelle
ed il sonno
quieto e ristoratore
mi ha dato conforto.
La vita è come una rondine
ha bisogno di volare
in sincrono con il cuore
per danzare la sua gioia.
L’amore avvenuto
a matura saggezza
rimane il più bello
il più capace.
Affonda le radici
senza mollare mai.
Deve respirare
come ne ho bisogno io
lontano
dal vivere comune.
Ascolta questo mio pensiero
VITA
Quando l’animo mio sprofonda
nel buio più nero
fammi rinascere come un germoglio
affinché io cresca
da ogni mio errore.
Che io possa ritrovare
Il mio cammino
per arrivare a quel posto sereno
chiamato casa.
Asciuga le mie lacrime
VITA
perché io posa ripagarti un giorno
con i miei sorrisi più belli.
Ricordami che valgo
che posso
che merito
dammi la forza
nelle mani
per donare
ciò che ho nel cuore
e sradicare
ciò che mi uccide.
Vedo la tua forza
VITA
come l’onda decisa
che s’infrange sullo scoglio.
Vedo la tua delicatezza
come il roseto che profuma
coperto di rugiada.
Sento la tua intensità
come l’odore dell’erba bagnata
appena dopo il temporale.
Avvolgimi
VITA
e non lasciarmi andare.
Apro la finestra
Il sole entra prepotente
sul tuo sguardo.
Stai guardando una foto
Venezia
in un giorno di nebbia.
Firenze ti reclama
con le sue campane
di una domenica di festa
il chiacchiericcio della gente
e tu qui…
nel tuo letto.
Le tue vecchie mani stanche
hanno ancora il sapore della terra
delle tue fatiche
di quando c’era la guerra
degli impasti poveri
d’un pane prezioso
del rammendo
di ciò che non buttavi mai.
Ti ho vista in mille foto
d’un bianco e nero
ormai sbiadito.
Eccoti col tuo tubino
color del caffellatte… dicevi
il tuo foulard e il tuo sorriso
con il tuo grande amore
che ora ti aspetta
lì dove il cielo avrà
i colori più belli
delicati come i tuoi occhi
caldi come le tue carezze
intensi come te.
Non distogli lo sguardo
Ti godi
I ricordi più belli
come davanti alla fontana
sopra quel muretto
abbracciata ai tuoi figli.
Profumi di lavanda
di buono… di pulito
come allora
nell’abito bianco ed il velo
bella come il sole.
E si chiudono piano i tuoi occhi
per sempre
oltre l’infinito
ma rimane intatto
il tuo dolce sorriso
tra i tuoi intimi pensieri
mentre baciavi il nonno.