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Pietro Rainero 2022
LAGUNANDO 2022 > selezionati 2022
Collabora con riviste e siti web e scrive anche per l’importante e seguitissimo blog culturale ”Alla volta di Leucade”.
Dal 2013 è giurato nella sezione racconti del premio “Gozzano” e dal 2022 è presidente di Giuria nella sezione fiabe del concorso “Città di Cologna Spiaggia”.
Ha scritto 129 racconti, è presente su 282 antologie e ha pubblicato undici volumi.
Ha al suo attivo anche numerosi riconoscimenti nei concorsi di narrativa, con 62 primi posti tra i quali quelli relativi ai premi Astrolabio, Piemonte letteratura, Gozzano, Albero Andronico, Città di Taranto e Casentino.
Ama misurarsi con una grande varietà di temi e spazia quindi dai viaggi allo sport, dalla filosofia alla mitologia, dalle fiabe ai gialli, dalla preistoria alla modernità più spinta.
All’insegna dell’ironia, dell’antifrasi, della leggerezza, del gusto contaminatorio, di un estro talora surreale.

Già presente edizioni:
2021
2020
ORTI DEI DOGI
RACCONTI
CAPRE E CAVOLI





“Ed eccoci dunque al quesito, signorina de Bruyn” esclamò Michael Evans “Quale era il nome del marinaio belga che, a pagina 74 del romanzo Maigret e il signor Charles di Georges Simenon, vede risalire alla superficie in Quai de Grenelle, in mezzo ai risucchi, il corpo di Gerard Sabin- Levesque?”
“Uhm... si chiamava... Jef  Van Roeten”
“Esatto. Stupefacente! Cari telespettatori, Anelia de Bruyn, dopo aver trionfato anche in questa puntata di Capre e Cavoli ed essersi accaparrata l’intero montepremi, 26.000 dollari, avrà, tra quattro minuti, la possibilità di aggiudicarsi pure la vettura eccezionalmente in palio stasera, una Cadillac Eldorado Convertible  del 1959. A tra poco, linea alla pubblicità”
Chi aveva appena passato la linea alla pubblicità era, come già detto, Michael Evans, il presentatore del fortunato quiz televisivo del martedì Capre e cavoli, trasmissione messa in onda dalla ABS, una delle principali emittenti TV degli Stati Uniti.
Sapete perchè il programma aveva quel nome?
Il titolo del quiz derivava da un famoso problema: quello del trasporto, dalla terraferma fino a un’isola, di lupi, capre e cavoli (i lupi non potevano essere lasciati con le capre senza un guardiano, né queste con i cavoli, altrimenti qualcuno o qualcosa sarebbe stato divorato).
Un gioco (la cui soluzione è illustrata qui sotto) inventato da Alcuino di York, teologo e pedagogo inglese, che nel 782 fu chiamato da Carlo Magno a dirigere la Schola Palatina di Acuisgrana.



Durante il gioco alcuni concorrenti si sfidavano, isolati in cabine separate, e dovevano rispondere a vari quesiti che iniziavano da labirinti e griglie logiche, passavano per problemi di dama e aborigeni che dicevano il vero od il falso, per finire, come minimo, con schemi di kendoku e cruciverba vari.
E colei che aveva perfettamente risposto era nientemeno che Anelia de Bruyn, campionessa in carica del gioco da 28 settimane, un record quasi incredibile.  
Ma Anelia merita qualche frase in più di presentazione.
Era olandese, sia pur con sangue belga nelle vene da parte del padre, ed era nata 32 anni prima ad Amsterdam, dove aveva trascorso l’adolescenza fra le attenzioni dei parenti, tra svariati regali e molti… gioielli.     
Anelia, fin da bambina, passeggiando per la sua città si fermava sempre, incantata, ad osservare le spaziose, luminose vetrine che esponevano cascate di diamanti, sfaccettati nei modi più vari, con sorprendenti luminescenze e inattesi giochi di luci.
Era capace di stare intere ore calamitata a guardare le vetrine delle gioiellerie, affascinata nel rimirare anelli e brillanti, ma anche braccialetti, orecchini, collane e parure.
La cotta di Anelia per i gioielli non si appiattì con il passare degli anni, anzi!  
Quando, ormai ragazzina, aveva una sia pur minima disponibilità di denaro (cosa che accadeva spesso, essendo figlia di un industriale e della figlia di un banchiere) subito correva da uno dei numerosissimi orefici della grande città per scegliersi un collier od un anello, ovviamente  accompagnato da relative gemme.
Ed il suo vizio la seguì anche quando, quasi trentenne, si trasferì in un lussuoso appartamento di Manhattan, dove la bambina che da piccola riempiva di gioielli le sue tre bambole Adelia, Afelia ed Amelia, sfoggiava ora in continuazione diademi ed anelli che, indossati per qualche giorno, finivano poi in cassaforte ad allungare la ricca  raccolta e venivano rimpiazzati da orecchini e bracciali ancor più graziosi ed ancor più chic!
Faceva spesso colazione da Tiffany e ormai tutta la Grande Mela la conosceva come LA SIGNORA DEGLI ANELLI.
Nel corso delle 28 settimane durante le quali si era riconfermata campionessa in carica Anelia aveva accumulato vincite per svariate decine di migliaia di dollari, vincite che si erano subito tramutate, ovvio, in diamanti e collier.
Alle 19 e 54 in punto di quel martedì era scesa dalla sua automobile, una splendida Isotta-Fraschini del 1912 che il suo autista Tristano aveva parcheggiato proprio davanti all’ingresso degli studi televisivi della ABS, avvicinando meglio i capi del colletto della pelliccia di ermellino che indossava, mentre i fotografi la immortalavano protetta dalla pelliccia come da un bozzolo di ovatta, da una bianca, resistente conchiglia.   
Lei che nella chiara pelliccia si stagliava sulla candida neve di quel fine febbraio.
Aveva sorriso ancora una volta verso i reporter e ringraziato con un cenno di mano Tristano, il quale, assicuratosi della chiusura delle portiere, si era messo al volante per ripartire lentissimo, senza sussulti o lamenti da parte di Isotta.
E alle 19 e 58, con due minuti di anticipo sull’appuntamento, Anelia era entrata nell’atrio degli studi ABS, diretta verso la sala principale di registrazione e messa in onda, dove ben cinque telecamere attendevano di poter riprendere le mosse e le risposte degli sfidanti di quella puntata per distribuirle in diretta a milioni di affezionati telespettatori distribuiti sulla costa orientale degli Stati Uniti.
Dopo essere passata attraverso le abili mani della truccatrice, alle 21 la signorina de Bruyn si trovava, insieme ad altri sette concorrenti sul palco dello studio di registrazione.

                    



Alle 22 e 17, quando il simpatico e affabile Michael Evans le pose la domanda sul romanzo di Simenon, Anelia aveva già affrontato, e superato, tre sfide con gli altri sfidanti: era stata la più veloce a risolvere un problema di scacchi, a posizionare i vari numeri sulla griglia di un sudoku a zone, dove anche i settori di colore diverso devono contenere tutti i numeri da 1 a 9 senza ripetizioni, e a completare correttamente uno schema di mai quattro, nel quale inserire cerchi e croci in modo che non vi siano mai 4 simboli uguali consecutivi in nessuna riga, colonna né diagonale.




(Potete cimentarvi anche voi, cari lettori, se vi avanza un poco di tempo e volete guadagnare 26.000 dollari!)
Fatto questo, e trionfato dunque per l’ennesima volta nel gioco, aveva poi risposto, cosa della quale siete già informati, anche alla domanda che le consentiva di tentare di aggiudicarsi pure una lussuosa auto d’epoca dopo aver incamerato l’intero montepremi della serata.

E dopo i 4 minuti di inserzioni pubblicitarie, durante i quali vennero decantate via etere le virtù di un bagnoschiuma, di un hotel, di due marche di hamburger e di tre siti immobiliari, l’effervescente Michael Evans riprese la parola:
“Eccoci dunque ancora a noi, signore e signori, in diretta dalla emittente ABS, la più seguita sulla costa est degli States! La nostra campionessa, Anelia de Bruyn, dopo aver vinto la competizione anche questo martedì, si è guadagnata la chance di aggiudicarsi pure una preziosa  automobile d’epoca. Ecco cosa l’aspetta: la nostra eroina dovrà scegliere fra tre porte. Dietro a una c’è l’automobile, mentre dietro alle altre troverà solo delle capre. Dopo la sua scelta il sottoscritto, che sa dove si trova l’auto, ne aprirà un’altra, dietro alla quale c’è una capra. A questo punto io darò ad Anelia la possibilità di scegliere tra il restare fedele alla sua scelta iniziale o passare all’altra porta ancora chiusa. Ecco qua, nel nostro studio, la scena con le tre porte chiuse allestita durante i momenti di pubblicità: allora, cara signorina de Bruyn, quale porta sceglie?”
“La numero uno” rispose Anelia.
“Bene. Ne è proprio sicura?”
“Certamente”
“Ora io vado ad aprire la porta numero... due. Ecco, dietro alla porta, vedete cari telespettatori, c’è una capra. Lei ha la possibilità di confermare la porta numero uno o di cambiare e sostituirla con la numero tre. Cosa decide?”
Anelia, dopo aver riflettuto per una quindicina di secondi, rispose:
“Cambio la scelta e mi oriento sulla numero tre”
“Anche stavolta devo chiederle se la sua è una decisione definitiva. La conferma?”
“Sì”
Bene, cari amici all’ascolto, tra poco aprirò la terza porta e vedremo se Anelia sarà fortunata. Ora... pubblicità!”
Dopo altri 4 minuti di spot, dei quali questa volta vi risparmio il contenuto, Michael Evans riprende la trasmissione con la solita verve.
“Rieccoci in studio! Siamo al momento topico della serata, cari ascoltatori: riuscirà Anelia ad aggiudicarsi una stupenda Cadillac Eldorado del 59? Lo vedremo subito. Apro la porta e dietro troviamo... la Cadillac!!  Accompagno gli applausi del pubblico in studio con i miei complimenti, Anelia. Lei è stata fortunata”
“Oh, no, signor Evans, io ho decisamente aiutato la fortuna: se non avessi cambiato opinione avrei avuto solo una chance su tre di vincere, invece cambiando porta le chance raddoppiano e diventano due su tre. Dove ritiro l’assegno e il coupon per l’automobile? Come al solito dalla valletta dello spettacolo, prima di uscire dallo studio?”
“L’assegno sì. Il coupon invece le arriverà direttamente a casa. Vada pure e buona serata”
“Buona serata a lei!”
In quel preciso istante il centralino degli studi ABS, nel cuore pulsante di New York, incominciò ad essere preso d’assalto da numerose telefonate, che commentavano gli eventi appena accaduti.
“Michael” disse Shirley, la valletta “c’è in linea un certo signor Sachs, che vuole parlare con Anelia”
“Anelia, Anelia!” gridò il presentatore tentando invano di fermare la trionfatrice, la quale, convinta delle proprie idee e incurante dei suoi richiami, della valletta, delle centraliniste, di tutto insomma, si era diretta, dopo aver preso l’assegno, verso l’uscita degli studi tv.
La ritroviamo, pochi attimi più tardi, nel camerino a lei riservato per ritirare la pelliccia, indossarla, darsi una sbirciata allo specchio ed infine uscire dall’edificio, con relativo stuolo di fotografi al seguito.
Sul marciapiede l’attendeva come sempre il fido Tristano che subito premurosamente si informò:
“Come è andata, madame, come al solito? ”
“Sì, grazie. Ho vinto ancora ”   
Anelia sfoggiava un meraviglioso sorriso.
“Mi permetta di porle le mie più vive congratulazioni, madame ”
“Grazie, Tristano, vai pure a casa”
“Certo. Immagino che domattina dovrò prendere l’auto per condurla a far colazione da Tiffany, dico bene? ”           
“Dici benissimo, Tristano. E forse sarai al volante di una Cadillac del 59, contento? ”
“Davvero?”
“Certo, l’ho vinta stasera”
“Magnifico! Sono felice; speriamo che Isotta non si offenda troppo”
Tristano pigiò con delicatezza il piede sull’acceleratore, dopo aver innestato la marcia, ed Isotta si mise in movimento senza sussulti ma, questa volta, con qualche lamento.       
Nello stesso istante invece su, al primo piano, Shirley aveva passato una delle telefonate a Michael, il quale stava ascoltando in viva voce, insieme ai telespettatori, le lamentele di un certo signor Sachs.
“Mi chiamo Robert Sachs, e sono un matematico di professione, docente alla George Mason University.
Da matematico, la scarsezza di cognizioni tra la gente comune mi preoccupa: pregherei la signora de Bruyn di voler ammettere il suo errore.  Le probabilità sono di 50 a 50”
“Purtroppo, signor Sachs, la signorina de Bruyn sta lasciando gli studi, non sono riuscito a fermarla”
“Peccato! E’ vergognoso però che contribuiate ad aumentare l’ignoranza di questo paese in fatto di matematica”
Ma il signor Sachs non fu l’unico a dissentire da Anelia.
Un altro intervento telefonico subito dopo fu infatti di questo tenore:
“Sono Scott Smith e insegno all’Università della Florida. La concorrente ha sbagliato, e di grosso! Glielo spiego: dopo che il presentatore ha svelato la capra, le possibilità di dare la risposta giusta sono una su due. Che si cambi o meno la propria scelta, rimangono le stesse”
Dopo Scott Smith criticarono Anelia uno statistico dell’Istituto nazionale della sanità nonché  il vicedirettore del Centro informazioni della Difesa.
E infine fu la volta di Ray Bobo.
“Pronto? Sono Ray Bobo, un filosofo di Georgetown e spero che questa controversia sollevi un po’ di attenzione pubblica sulla grave crisi nazionale degli studi matematici.
Sulla questione del gioco a premi Anelia de Bruyn si sbaglia completamente, e se vorrà ammettere il suo errore contribuirà in modo costruttivo a porre rimedio a una situazione deplorevole.
Sapete chi è la capra? Anelia de Bruyn!! E con ciò chiudo la telefonata”
“Michael” disse ancora Shirley “C’è ancora in linea una persona, una donna”
“Passamela” disse un rassegnato Michael Evans.
All’altro capo del telefono c’era questa volta, baldanzosa e sicura di sé, Marilyn vos Savant, che teneva una rubrica sulla rivista Parade e si reclamizzava come la persona con il più alto quoziente di intelligenza mai registrato, uno spaventoso 228.
Di solito sfoggiava una fede nuziale di carbonio pirolitico, uno speciale materiale usato nel primo cuore artificiale, inventato da Robert Jarvik. Sapete chi era Robert Jarvik? Suo marito!
“Buonasera, signor Evans, mi chiamo Marilyn vos Savant”
“Buonasera, anche lei interviene per correggere le opinioni di Anelia de Bruyn, immagino”
“Oh, no. Per nulla! Quando la realtà è così in violento conflitto con il senso comune la gente rimane scossa. Immaginate che non appena il presentatore apre la porta rivelando la capra atterri sul set un UFO e ne spunti fuori un omino verde.
Senza che sappia quale porta è stata scelta in origine, si sente chiedere di sceglierne una delle due rimaste chiuse. La probabilità che, a caso, trovi l’automobile è del 50 per cento.
Ma perchè non gode del vantaggio che ha invece il primo concorrente, l’aiuto dl presentatore. E’ l’aiuto di quest’ultimo che è essenziale e che aumenta le possibilità, escludendo la porta dietro alla quale non vi è l’automobile.
Se ci fossero un milione di porte e un concorrente scegliesse la numero uno, dopo che il presentatore, che sa cosa nascondono le varie porte e non vuole farlo vincere, le aprisse tutte tranne la numero 777.777, non pensate che il nostro concorrente non esiterebbe un attimo a cambiare scelta? Infatti Anelia ha ragione: supponendo che il concorrente, o la concorrente, scelga la porta numero uno, se il premio è dietro la due il presentatore ti fa vedere la tre, e se è dietro la 3 ti fa vedere la due. Insomma, se cambi porta vinci in un caso o nell’altro.
Se invece non cambi porta vinci soltanto se l’auto è dietro la porta numero uno.
Quindi, sempre a proposito del vostro bel gioco a premi, si può tranquillamente ancora affermare una cosa: Anelia de Bruyn non ha affatto l’intelligenza di una capra, piuttosto sono le cinque persone che hanno telefonato appena prima della sottoscritta che hanno dimostrato di non capire un... cavolo! Buona serata”   

                        
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