Matteo Noventa 2021
LAGUNANDO 2021 > selezionati 2021

Nato a Padova, ha dieci anni e frequenta la classe V della scuola primaria.
Adora costruire con i Lego, con i quali inventa sempre nuove avventure.
Gli piacciono i film di Star Wars e disegnare.
L’ISOLA PERDUTA
Matteo e la sua famiglia, dopo aver vinto un viaggio premio alla scoperta dell’oceano, presero lo yacht e partirono tutti super felici.
Viaggiarono tranquilli per un po’ di tempo ma poi…
Qualcosa spinse con forza lo yacht verso uno scoglio che ruppe lo scafo; così il capitano dello yacht e la famiglia di Matteo dovettero prendere le scialuppe di salvataggio e si misero a remare: “mamma mamma, guarda… laggiù c’è un’isola” esclamò Anna.
“Dai forza bambini, facciamo un ultimo sforzo” disse mamma Monica.
“Aiuto!”… si girarono e si accorsero che la scialuppa del capitano era scomparsa: “ma cosa sta succedendo?” chiese stupito Matteo.
“Attenti uno squalo!” gridò Maddalena impaurita.
“Remiamo, forza forza” esclamò Monica, quando lo squalo stava per addentare la scialuppa… puf!!!!...E scomparve sott’acqua, mentre la famigliola era finalmente arrivata a destinazione sulla spiaggia dell’isola.
La sabbia era calda e morbida, ricca di splendide conchiglie colorate; di fronte c’erano molti alberi perché quello che vedevano era solo una piccola parte di tutta l’isola.
Improvvisamente i nostri protagonisti sentirono un rumore molto strano, preveniente dalla folta vegetazione.
Allora si misero a cercare tra gli alberi e, aldi là di essi comparve ai loro occhi una immensa distesa di erba verde.
Sorpresa! C’erano un sacco di dinosauri delle specie più diverse che brucavano tranquilli questa morbida erbetta: “Triceratopi, stegosauri, anchilosauri… ma non è possibile!!” disse incredulo Matteo, “Wow, ma sono bellissimi” disse tra un misto di stupore e meraviglia la sorellina Anna.
“Roarr!!”… un ruggito assordante spaventò i dinosauri.
Un grande dinosauro carnivoro si presentò davanti a loro.
“Uno spinosauro… scappiamo scappiamo” gridò Matteo spaventato.
Matteo e la sua famiglia si misero a scappare con il branco di dinosauri; purtroppo lo spinosauro riuscì a catturare un cucciolo di triceratopo: “non possiamo lasciarlo, dobbiamo aiutarlo” disse Maddalena, mentre andava ad attirare l’attenzione dello spinosauro su di lei: “oh oh e adesso?”
Maddalena si mise a correre e quando lo spinosauro la stava per addentare arrivò in suo soccorso l’intero branco di triceratopi riuscendo a cacciare il predatore e a riprendere il cucciolo.
Intanto la famiglia si era nascosta in una grotta per sfuggire ai pericoli: “qui dovremmo essere al sicuro” disse sospirando Monica per la corsa, “non credo” disse Anna… “vedo dei dinosauri che si stanno avvicinando”.
“Sono dei velociraptor” disse Matteo, “guardate… un tubo… possiamo uscire da lì” disse Maddalena.
“Sì, è abbastanza grande per tutti” disse Monica, dopo di che tutti e quattro si misero a cercare le rocce più grandi per poi ammucchiarle sotto il tubo per poi riuscire ad aprirlo.
“Basta così, sono abbastanza” disse Monica; poi salì sui sassi e aprì il tubo: “Perfetto” disse.
Monica fece salire Maddalena, poi salì lei, poi Matteo e infine Anna, ma quando era a metà strada…scivolò giù!
“Vado a aiutarla” disse Matteo, andò giù la rialzò e la aiutò a risalire il tubo, ma per la strada per uscire dalla grotta Anna scivolò di nuovo. Matteo però la prese in braccio e così Anna riuscì a riaggrapparsi al tubo e per un pelo, perché quando uscirono dal tubo i raptor irruppero nella grotta ma per fortuna non trovarono nulla.
La famiglia intanto uscì dalla grotta e si mise a correre a tutta velocità per la foresta, per sfuggire a quelle pericolosissime macchine da guerra, dagli artigli a falce.
Ma quando i raptor si accorsero che le loro prede erano fuggite si lanciarono in una corsa nella foresta piena di urli e striduli assordanti.
La famiglia arrivò fino ad un’altra grotta, buia e nebbiosa: “E adesso?” disse Anna.
“Adesso entriamo” disse Matteo. “No!” esclamò Anna, …”ascolta”…La foresta si stava riempiendo della urla dei raptor. “Si stanno avvicinando, dobbiamo entrare” disse Matteo.
“Va bene” disse Anna brontolando; entrarono nella grotta e si nascosero tra le grandissime rocce nere.
Quando i raptor arrivarono non trovarono nulla di nuovo e dopo aver annusato l’aria, se ne andarono a bocca asciutta.
“Fiù, che spavento” disse Monica. “Guarda mamma” disse Maddalena; rocce di diversa grandezza stavano per toccare il soffitto: forza saliamo per di là”, esclamò Matteo, e si mise a correre verso una specie di scala per poi salirvi:”Aspetta Matteo, potrebbe essere pericoloso” gridò Monica. “Ma nooo… sto bene” rispose Matteo.
Ma come finì di parlare un pterodattilo lo prese per le braccia e lo portò nel suo nido: “Aiutoooooo….” Gridò Matteo.
Monica, Maddalena e Anna corsero in suo aiuto: “Come possiamo aiutarlo?” disse Maddalena. “Ho trovato” disse Monica. “Anna prendi quei rami e tu Maddalena prendi quelle gradi foglie, mentre io prenderò quelle liane”; detto questo presero l’occorrente e si misero a creare una specie di deltaplano, e poi andarono in soccorso di Matteo.
Planarono con una specie di grande aquilone, lo presero per braccia e lo tirarono su.
Purtroppo, il pterodattilo si mi se ad inseguirli: tra un susseguirsi di giravolte e di giri tra le rocce la famiglia riuscì a fuggire anche da quel pericolo.
Si ritrovarono nella foresta e si misero a marciare tra le felci e le erbe, quando ad un certo punto si imbatterono nuovamente in un raptor, che aveva una gamba bloccata da un sasso.
Matteo si avvicinò lentamente e lo liberò; la bestia una volta liberata non attaccò il ragazzo, anzi sembrava quasi che lo volesse ringraziare: “Lo chiamerò Raich” disse Matteo.
Quindi ripartirono insieme al loro nuovo amico e arrivarono fino ad un’oasi dove si riposarono: purtroppo un altro pericolo era in agguato! Un bariomix si mise a ruggire: “Reich attacca!” urlò Matteo al suo amico raptor, e i due dinosauri si misero a combattere ferocemente. E dopo una lotta all’ultimo sangue, Reich ebbe la meglio sul nemico e la famiglia gli diede un caloroso addio.
Dopo aver salutato il loro amico dinosauro, sentirono un rombo assordante: “un elicottero… seguiamolo!” gridò Maddalena tutta felice.
I nostri protagonisti seguirono l’elicottero fino agli estremi della foresta; ma una volta arrivati alla spiaggia, si accorsero di essere inseguiti da uno spinosauro e si misero a correre a gambe levate, quando dalla foresta uscì pure un T-Rex che li aiutò a prendere tempo.
La famiglia salì sull’elicottero e partirono rischiando di essere tirati sott’acqua dal mosasauro: “ora ho capito cosa ci aveva urtato all’inizio” disse Matteo, mentre se ne andavano da quel posto magnifico ma al tempo stesso pericoloso.