In ogni epoca esistono simboli che vegliano sul confine tra realtà e inconscio.
Come l’Unicorno, essi sono i Cavalieri dei Sogni: guide silenziose che abitano le soglie dell’invisibile.

Uno spazio simbolico e spirituale, dove risiedono conoscenze dimenticate e dove possibili verità celate possono emergere sotto forma di intuizioni.
Intuizioni che non possono essere comprese con la mente razionale,
ma solo percepite attraverso il “sentire”.
Messaggi profondi, linguaggi spirituali di un inconscio collettivo che i Cavalieri gestiscono da veri interpreti tra i mondi, là dove riemergono memorie che sembrano appartenere a tempi e luoghi mai vissuti.

Ma “I Cavalieri dei Sogni” non vogliamo intenderli solo come entità mitiche o spirituali.
Sono anche protettori del senso originario del sogno e della fantasia: presenze che offrono, a chi è disposto ad ascoltare, la possibilità di un incontro autentico con sé stesso.
Attraverso di loro, il sogno si rivela per ciò che è: una soglia tra i mondi, un mezzo di accesso a un sapere dimenticato, una via per riconnettersi con il mistero della nostra esistenza.

Per questo il tema designato per la X edizione di Lagunando, “I Cavalieri dei Sogni”, nasce dal desiderio di esplorare la fantasia come spazio simbolico e trasformativo.
Uno spazio che possa parlare ai livelli più sottili della nostra coscienza, offrendo a chi sa ascoltare intuizioni, rivelazioni e connessioni con qualcosa di più grande.
Dando voce a messaggi spesso trascurati nel ritmo frenetico della vita quotidiana, ma fondamentali per comprendere meglio noi stessi e il nostro cammino.

Attraverso il linguaggio fantastico, vogliamo dar vita a memorie personali e collettive, a echi di un sapere ancestrale che sopravvive nel nostro subconscio e si manifesta sotto forma di testo scritto.

“I Cavalieri dei Sogni” si propone come un invito a riscoprire la fantasia come via di conoscenza, come strumento creativo e come ponte tra il visibile e l’invisibile.